I denti del giudizio, conosciuti anche come terzo molare, occupano l’ultima posizione dell’arco dentale e devono il loro nome al fatto che la comparsa nel cavo orale differisce nelle tempistiche rispetto agli altri denti, in quanto avviene già in età adulta.
Mentre al giorno d’oggi molto spesso si ricorre ad interventi di estrazione, nel passato svolgevano una specifica funzione. Poiché l’alimentazione dei nostri antenati era costituita da alimenti crudi, difficili da masticare, la presenza di più molari era fondamentale, soprattutto in caso di perdita di denti. L’inesistenza di cure idonee, infatti, provocava sovente condizioni di edentulia, dando la possibilità ai terzi molari di svilupparsi con spazio sufficiente per prestare una funzione di riserva.
Con il tempo e l’evoluzione, le dimensioni dell’arcata mascellare e della mandibola si sono ridotte, togliendo lo spazio allo sviluppo dei denti del giudizio.
Per questo motivo, nel corso della loro fuoriuscita, capita spesso di soffrire di malesseri e dolori, causati da delle infiammazioni che rendono l’estrazione l’unica soluzione da applicare.
Gli ottavi non si presentano per tutti i pazienti alla stessa maniera, tanto che in alcuni casi possono anche svilupparsi senza causare disagi. A tal proposito, la questione della loro estrazione è ancora dibattuta fra i diversi studi dentistici: per alcuni si ritiene necessario rimuoverli a prescindere, mentre per altri solo in caso di insorgenza di eventuali problematiche.
Ad ogni modo, tutti concordano sul fatto che toglierli in giovane età sia più vantaggioso per il paziente, che andrà incontro a minor complicanze post-operatorie, a seguito di un intervento decisamente più semplice. Per saperne di più, ti consiglio di leggere l’articolo Estrazione dente del giudizio: quando è necessaria.
Nel momento in cui insorgono dolori in sede dei denti del giudizio, è possibile tamponare temporaneamente la situazione ricorrendo ad alcune accortezze. Per esempio, utilizzare un gel anestetico da applicare direttamente sulle gengive, ridurre il dolore con impacchi locali di ghiaccio e assumere antidolorifici o antinfiammatori da banco, facendo attenzione a non abusarne.
Tuttavia, è bene non sottovalutare la problematica, soprattutto se il dolore si presenta frequentemente e in maniera persistente. Potrai prenotare una prima visita gratuita presso lo studio dentistico Ancona di Anna Ascoli, dove un team di esperti valuterà la tua situazione e ti proporrà la soluzione migliore che più si adatta alle tue esigenze.
Perché consigliamo vivamente di non trascurare il problema?
Il dolore ai denti è da sempre considerato un campanello di allarme in riferimento alla salute del cavo orale. Un’infiammazione ai terzi molari può portare ad un ascesso che ha conseguenze non solo a livello locale (forti dolori e incapacità di masticare), ma anche a livello sistemico.
Il fatto che avvertiamo questi disagi è dovuto all’incapacità del dente di uscire: o perché si presenta orientato orizzontalmente e di conseguenza spinge sul molare vicino, rischiando di provocarne la perdita, oppure perché effettivamente manca lo spazio nell’arcata dentale, costringendolo ad uscire storto, danneggiando le gengive e i denti adiacenti.
La loro effettiva posizione varia da paziente a paziente e può essere verificata solo attraverso una radiografia panoramica, che nel nostro studio dentistico Ancona potrà essere effettuata in sede. Nel frattempo, per maggiori informazioni sull’orientamento degli ottavi, puoi consultare anche l’articolo Inclusione: quando il dente del giudizio è “storto”.