Ortodonzia

L’ortotodonzia è quella branca dell’odontoiatria che corregge le malformazioni delle ossa mascellari e le anomalie di posizione dei denti (malocclusioni), per evitare il danno che si può ripercuotere all‘estetica del volto, alla respirazione, alla masticazione e alla fonazione.

Le labbra, la lingua, le guance, le ossa, le articolazioni, i muscoli e i denti devono essere finemente correlati tra loro perché la masticazione avvenga in modo corretto. Proprio per questo motivo è importante che i bambini facciano una visita di controllo intorno ai sette anni, che permette al dentista di capire come e quando è meglio intervenire per avere il massimo risultato nel minor tempo possibile.
Solo grazie a una corretta analisi si può valutare l’eventuale presenza di alterazioni dei rapporti tra le arcate dentarie e/o alterazioni dei rapporti scheletrici che, se non corretti, potrebbero comportare una scorretta azione masticatoria, oltre che evidenti problemi estetici.

I problemi ortodontici posso avere una base genetica, possono essere correlati ad abitudini viziate (come ad esempio la suzione del dito nei bambini), oppure possono essere conseguenti a spostamenti scheletrici che continuano dopo la crescita per tutta la vita.

L’apparecchio ortodontico (fisso o mobile) è lo strumento di lavoro, selezionato a seconda dei vari casi, che ci permette di avere uno spostamento o una modifica di forma sia a carico dei denti che delle ossa. Il suo utilizzo deve essere sempre preceduto, ovviamente, da una attenta analisi del caso.

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L’apparecchio ortodontico, in particolare quello fisso, facilita il ristagno di cibo e rende più difficile le abituali manovre di igiene domiciliare, ma in sè non è causa di carie. Seguendo scrupolosamente, nel corso del trattamento, le istruzioni per l’igiene date dall’ortodontista, non c’è alcun pericolo né di carie né d’infiammazione gengivale. Talvolta, in presenza di bambini o adolescenti poco collaboranti per quanto riguarda l’igiene, si preferisce rimandare di qualche mese la cura ortodontica sino a quando, con lezioni di insegnamento, non si sia raggiunta una igiene domiciliare sufficiente.

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Domande e risposte sull'ortodonzia

Un disallineamento dei denti può causare mal di testa?

Il giusto ingranaggio tra i denti è strettamente connesso all’attività funzionale della muscolatura masticatoria e delle articolazioni temporo-mandibolari. Quando i denti non combaciano bene, per esempio a causa di un disallineamento, la mandibola può subire una modifica nel suo assetto posturale. Questo può ripercuotersi in una disfunzione muscolare e articolare da cui può derivare dolore nel distretto cranio facciale con ripercussioni anche alle orecchie, agli occhi, alla colonna vertebrale oltre alle cefalee e nevralgie.

Qual è l’età migliore per iniziare un trattamento ortodontico?

É variabile e dipende dal tipo e dalla gravità della malocclusione. Si tende a trattare precocemente, verso i 4/5 anni di età, le malocclusioni gravi in cui si rileva un problema scheletrico che può complicarsi con la crescita, ad esempio il morso incrociato con latero-deviazione funzionale della mandibola o le terze classi scheletriche; questi due tipi di malocclusione se trattati molto precocemente possono dare risultati sorprendentemente positivi nella crescita dei ragazzi non richiedendo poi ulteriori terapie.

Anche un adulto può sottoporsi ad una terapia ortodontica?

É possibile allineare i denti a qualunque età ed in qualsiasi condizione, in assenza di patologie acute nei tessuti di sostegno dei denti, perciò possiamo dire che anche gli adulti possono mettere l’apparecchio.

Che cos’è il bruxismo o digrignamento dentale?

Il bruxismo è una parafunzione caratterizzata da un serramento e scivolamento dei denti. Il bruxismo è di solito rumoroso e notturno ma può manifestarsi anche nella forma diurna con il solo serramento dentario. Interessa circa il 10% della popolazione e riconosce diverse cause, come le malocclusioni dentarie, i disturbi muscolari o neurologici, le situazioni di stress e di tensione emotiva e le alterazioni nello sviluppo scheletrico dei mascellari, ma talvolta non si riesce ad individuare una precisa causa. Può essere associato a stanchezza muscolare, usura dentale con sensibilità associata, disturbi o dolori a livello dell’articolazione temporo-mandibolare e dei muscoli masticatori.

Hai altre domande o curiosità?

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