I denti sono quotidianamente esposti a continui stress chimico-fisici. Con il tempo queste azioni possono danneggiare lo smalto dentinale, provocando alterazioni cromatiche ed opacità. Fra le cause più comuni di danneggiamento ci sono anche gli effetti del fumo sui denti.
Perché i denti si rovinano?
I denti, come tutto il nostro corpo, tendono a rovinarsi con il passare del tempo, perché adottiamo abitudini alimentari completamente scorrette, oppure perché seguiamo stili di vita assolutamente non salutari. Tutto ciò danneggia la brillantezza dei nostri denti e la salute orale di tutta la bocca.
Le cause dannose del fumo, alcol, caffè e cibi zuccherati
Le alterazioni cromatiche dei denti sono dovute principalmente al fumo, ad una eccessiva assunzione di alcolici o di bevande come il caffè, il vino rosso, etc., alla masticazione di cibi troppo duri, all’uso di dentifrici abrasivi, oppure al mal posizionamento di alcuni denti, che possono usurare lo smalto dentinale, opacizzandolo.
Per mantenere la brillantezza dello smalto è necessario seguire un regime alimentare povero di zuccheri, i primi responsabili della formazione della carie. Gli zuccheri infatti nutrono alcuni batteri, presenti normalmente nel cavo orale, trasformandoli in acidi. In questo modo tende ad abbassarsi notevolmente il ph della bocca. I denti, essendo fatti di Sali, tendono a demineralizzarsi in un ambiente troppo acido. In questo modo lo smalto si assottiglia, lasciando completamente scoperta la dentina.
Quindi è necessario evitare assolutamente un eccessivo uso di sostanze come miele, marmellata, caramelle, che aumentano solo l’effetto negativo dei batteri sui denti. Mentre è vivamente consigliato mangiare cibi integrali come i cereali, oppure cibi ricchi di fibre come la frutta e la verdura, perché esercitano un’azione abrasiva, fondamentale per la salute dei nostri denti. I cibi grezzi permettono di aumentare la produzione di saliva e quindi di combattere tutti quei problemi legati al cavo orale.
La saliva elimina i residui di cibo dalla bocca e neutralizza gli acidi prodotti dai batteri della placca.
Inoltre non dimentichiamo l’azione rinforzante esercitata dai cibi come il latte ed i formaggi, in quanto sono molto ricchi di calcio.
Ma seguire una dieta equilibrata non basta, è indispensabile anche effettuare una corretta e costante igiene orale, e soprattutto sottoporsi a regolari visite di controllo, almeno ogni 4-6 mesi, in modo da poter intervenire tempestivamente sul problema e risolverlo in modo adeguato. Il dentista è la persona giusta, in grado di consigliarci le dovute accortezze, se si vuole salvaguardare la salute della propria bocca.
Alcool e tabacco
L’Alcol ed il tabacco oltre a provocare evidenti inestetismi sui denti, sono una delle cause principali della formazione del tumore nel cavo orale.
Una buona ragione per smettere!
È consigliato sottoporsi a controlli specifici almeno due volte all’anno, se ci sono patologie serie, altrimenti anche una volta ogni due anni.
Come tutti sappiamo il fumo danneggia principalmente i polmoni e l’apparato cardiocircolatorio, quello che però forse non tutti sanno è che il tabagismo mette a repentaglio anche le mucose orali, le gengive e i denti. Gli effetti del fumo sui denti e sulla bocca sono molteplici e implicano alterazioni innocue ma anche alterazioni molto invalidanti. Andiamo ad elencare i principali problemi associati al fumo:
- MAGGIOR RISCHIO DI CANCRO DELLA CAVITÁ ORALE
E’ ormai noto che il tabacco in tutte le sue forme è associato all’insorgenza del cancro orale. Oltre l’80 % di tutti i carcinomi orali è attribuibile all’uso di tabacco. Il cancro orale può manifestarsi sulle labbra, sulla lingua, sulle gengive, nelle mucose della bocca e nell’oro-faringe (parte iniziale della gola). Tale associazione fra cancro orale e tabacco è strettamente dipendente dal numero di sigarette che si fumano al giorno, dalla durata dell’esposizione e dalla modalità di esposizione. Di contro, l’abbandono dell’utilizzo di tabacco si associa a una progressiva riduzione del rischio. L’associazione con il consumo di alcool aumenta considerevolmente il rischio.
- ALITO CATTIVO
Il tabacco provoca una forte e sgradevole alitosi, avvertibile facilmente quando il paziente si siede sulla poltrona odontoiatrica. La costante preoccupazione dell’alito cattivo induce il fumatore ad eccedere nel consumo di mentine e chewing-gum, che possono provocare erosioni dello smalto a causa del loro contenuto in zucchero e/o acido citrico.
- DENTI MACCHIATI
Il fumo è responsabile della formazione di macchie e pigmentazioni, dal colore giallo al marrone, sia su denti naturali che sui denti protesizzati e sulle otturazioni estetiche. Inoltre il tabacco provoca un aumento della formazione e del deposito di tartaro (placca batterica calcificata) sui denti. Le superfici dentarie, rese così ruvide, richiamano altra placca, provocando l’aumento di carie e infiammazioni gengivali.
- PREDISPOSIZIONE ALLA PARODONTITE E ALLA PERDITA DI ELEMENTI DENTALI
Nel caso di un fumatore, specialmente se accanito, le normali operazioni di igiene orale non sono più sufficienti e solo una pulizia professionale eseguita dal dentista è in grado di rimuovere la placca: se la placca rimane intrappolata al di sotto della linea gengivale i batteri finiscono inesorabilmente per distruggere i tessuti molli spingendo le gengive a distaccarsi dai denti. In queste condizioni si formano le tasche parodontali nelle quali i batteri si annidano e proliferano indisturbati. Se non trattata, la malattia parodontale, prima causa di perdita dei denti, progredisce inesorabilmente. Le tasche diventano sempre più profonde, le colonie di batteri crescono e distruggono anche l’osso. In assenza di un adeguato trattamento odontoiatrico i denti non sono più saldi, provocano dolore e alla fine cadono.
- ALTERAZIONE DEL GUSTO
L’utilizzo di tabacco in tutte le sue forme comporta una riduzione/alterazione graduale del senso del gusto e dell’olfatto, con le ovvie conseguenze negative nella degustazione dei cibi e delle bevande.
- INFIAMMAZIONE DELLE GENGIVE
Il fumo di sigaretta diminuisce l’ossigeno presente nelle gengive. In un ambiente con poco ossigeno sopravvivono solo i batteri più aggressivi presenti nella placca, responsabili delle gengiviti e delle forme più gravi di parodontite. I risultati sono aumento della mobilità dentaria, ritiro delle gengive e precoce perdita dei denti, che nei forti fumatori è ben 3 volte più probabile che nei non-fumatori.
- ALTERAZIONE DEI PROCESSI DI GUARIGIONE
Il fumo di tabacco peggiora e rallenta la guarigione delle ferite in seguito a interventi di chirurgia. Il fumo oltre a influenzare negativamente la difese immunitarie (immunoglobuline e cellule immunitarie), riduce la percentuale di ossigeno nel sangue, provocando una scarsa ossigenazione dei tessuti orali e alterando quindi i processi di guarigione. Infatti le alveoliti post-estrattive, (infezioni dell’osso dopo un estrazione dentaria), sono quattro volte più frequenti nei fumatori rispetto ai non fumatori.
- FORMAZIONE DI RUGHE INTORNO ALLA BOCCA
Il fumo toglie ossigeno alla pelle, rendendola spenta e opaca, facilitando le macchie della pelle e la formazione di rughe soprattutto nella regione intorno alle labbra, a causa della caratteristica e ripetuta “smorfia” che viene fatta quando si inspira dalla sigaretta.