Di prodotti disinfettanti ne esistono veramente tanti, ma in questo articolo vorrei concentrarmi sulla clorexidina effetti collaterali.
Se ti è già capitato di subire degli interventi odontoiatrici, probabilmente ne hai sentito parlare, perché oltre a far parte di disinfettanti in genere, è contenuto in alcuni collutori.
Ma per quanto sia utile in alcune circostanze, non va certo usato a sproposito solo perché c’è scritto che combatte i germi e batteri. Ora ti spiego meglio perché.
Che cos’è la clorexidina
Devi sapere che la clorexidina è una delle sostanze più diffuse per quanto riguarda i disinfettanti in ambito medico: non si trova solo in odontoiatria, quindi, ma anche negli ospedali, per esempio sotto forma di liquido da applicare sulle ferite.
Il motivo sta nel fatto che è in grado di agire contro una vasta gamma di germi diversi, dai batteri gram-positivi e gram-negativi, ad alcuni virus e funghi.
Poiché non si scioglie in acqua, potresti trovarlo scritto accompagnato dagli aggettivi “gluconato” oppure “diclugonato”, che indicano semplicemente la sostanza dentro la quale viene disciolta nel farmaco.
Un ulteriore punto a suo favore è che non ha nemmeno bisogno di una ricetta medica per essere acquistato e difatti, lo puoi trovare anche nei grandi supermercati. Ti è mai capitato di trovare i collutori Curasept oppure Dentosan?
Eppure, bisogna stare attenti al suo utilizzo perché potrebbe riservare brutte soprese che andrò a spiegarti meglio in seguito.
Quando si usa la clorexidina
Grazie alla sua versatilità, la clorexidina viene impiegata da anni in ambito medico, odontoiatrico e persino veterinario.
Fra gli utilizzi più diffusi c’è sicuramente quello legato alla disinfezione delle ferite dopo un intervento chirurgico, il lavaggio del catetere per evitare la proliferazione dei batteri oppure trattare le lesioni da ustione.
Ma si può adoperare anche per problemi più specifici, come quelli in ambito ginecologico per curare problemi vaginali, oppure per la prevenzione applicandola sulla cute integra.
In ambito odontoiatrico solitamente siamo noi dentisti a prescriverlo per una moltitudine di situazioni diverse che, in generale, richiedono un’azione efficacie contro la presenza di agenti patogeni, che causano l’insorgenza di alcune patologie.
In questo caso la clorexidina si presenta per lo più sotto forma di collutori per eseguire dei risciacqui, oppure come pasta o gel da applicare direttamente sulla ferita.
Applicazioni della clorexidina in ambito odontoiatrico
Devi sapere che numerose volte l’azione della clorexidina viene sfruttata anche per evitare la formazione della placca, perché dal momento che elimina i batteri, impedisce che possano proliferare nei residui di cibo.
Detto ciò, ci sono dei casi particolari in cui, come già accennato, siamo noi dentisti stessi a prescriverlo per garantire una maggiore protezione alla tua bocca o favorire la guarigione di alcune situazioni compromesse.
Ecco degli esempi:
- Si può usare come disinfettante dopo aver subito interventi chirurgici odontoiatrici, come estrazioni;
- La clorexidina previene e tratta infiammazioni particolari come la gengivite, che riguarda i tessuti gengivali, per l’appunto;
- Può essere prescritta per infezioni batteriche che causano parodontite, alitosi e disagi ricorrenti nel cavo orale, come afte;
- Agisce come coadiuvante nel curare stomatiti da protesi, oppure candida, un fungo che si sviluppa nelle mucose.
Questi sono solo alcuni esempi della sua applicazione, ma per quanto sia utile, è importante che tu sappia che non va assolutamente usato senza criterio e per questo si ricorre sempre al parere di un medico.
Clorexidina effetti collaterali sui denti
Poiché la clorexidina è una sostanza che si reperisce facilmente persino nei più famosi supermercati, non è raro che le persone la utilizzino in maniera impropria, oppure non seguano alla lettera le istruzioni fornite da noi dentisti.
Il pensiero comune è che siccome si tratta di un disinfettante, più se ne utilizza e meglio è. Un concetto sbagliato che può portare serie conseguenze alla tua bocca.
Questo perché eseguire dei risciacqui non attenendosi alla prescrizione medica, potrebbe sviluppare delle resistenze batteriche: ciò significa che i germi non verrebbero più eliminati, ma saranno capaci di resistere alla sostanza, che di conseguenza sarà inutile.
E se la clorexidina non è più in grado di proteggerti dalla proliferazione di questi agenti patogeni, il quadro clinico all’interno della tua bocca può solo peggiorare.
Un altro effetto collaterale della clorexidina è la comparsa di macchie giallastre o nere sui denti, anche nelle zone dove è presente un’otturazione, soprattutto dopo tre settimane consecutive di applicazione.
Da un punto di vista salutistico non hai nulla di cui preoccuparti, perché non rappresentano una malattia; tuttavia, si tratta di un problema estetico non indifferente che non può essere risolto a casa.
L’unica maniera per eliminare queste macchie è recarsi presso il dentista e rimuoverle attraverso un trattamento di sbiancamento professionale.
Può succedere, invece, che pur facendo i gargarismi in maniera corretta, inizi ad avvertire forti bruciori in bocca con conseguenti infiammazioni. In questo caso bisogna immediatamente sospendere il trattamento e chiedere la consulenza del dentista.
Da ultimo, un effetto collaterale comune è quello della percezione distorta dei sapori nel periodo in cui si sta utilizzando la clorexidina.
È una cosa del tutto normale e non ti devi spaventare: questo effetto sparirà da solo non appena avrai terminato la cura.
Ad ogni modo, ho scritto proprio un articolo dedicato ai pro e contro dei collutori, che ti invito ad andare a leggere per saperne di più al riguardo.
Come si usa nel modo corretto
Come ti ho spiegato prima, molto spesso gli effetti avversi della clorexidina sono causati da un uso improprio del farmaco, perché non si rispettano i dosaggi agendo in autonomia.
Il mio primo consiglio, quindi, è quello di attenersi scrupolosamente alle indicazioni di noi dentisti, senza fare di testa propria, per consentire al trattamento di ottenere il massimo dell’efficacia.
In generale, i collutori alla clorexidina non vanno utilizzati più di due volte al giorno e solo per periodi di tempo limitati. A volte capita che vengano prescritti alternandoli ad altri tipi di collutori, per evitare che risultino troppo aggressivi.
È importante effettuare i gargarismi anche nel momento giusto della giornata, perché alcuni dentifrici, a causa delle sostanze che contengono, sono in grado di annullarne gli effetti.
Dunque, ti consiglio di fare dei risciacqui lontano dal lavaggio dei denti e senza mai diluire il prodotto!
In bocca va tenuto almeno un minuto, senza agitare il liquido in maniera violenta nel caso ci siano dei punti di sutura, onde evitare di aprirli. Discorso inverso invece se è in corso una gengivite, per raggiungere ogni anfratto.
Infine, ricorda che una volta applicata la clorexidina in bocca, devi astenerti dal mangiare, bere o risciacquare nell’ora successiva, altrimenti svanisce tutto l’effetto.