In questo articolo ti presento come Luisa, giovane casalinga, ha recuperato una situazione gravemente compromessa, evitando di perdere elementi dentali
Con i ritmi sempre più frenetici di oggi, siamo costantemente impegnati su più fronti, fra il lavoro e la famiglia.
Soprattutto quest’ultimo elemento, spesso, porta via molto tempo e risorse personali, riducendo molti a rinunciare a prendersi cura di sé stessi.
Una cosa che ho notato del mio lavoro è che, purtroppo, le persone tendono a rinunciare anche alla cura della propria salute, rimandando le visite all’infinito e presentandosi solo in caso di forte necessità.
È il caso di Luisa, una giovane casalinga, madre di due splendidi bambini, presentatasi nel mio studio per effettuare una pulizia dentale. Fin da subito risultava chiaro che l’ultima igiene dal dentista era stata fatta parecchio tempo prima, considerata la massiccia presenza di tartaro in bocca, ben visibile già durante il colloquio e un’alitosi piuttosto pesante.
I miei sospetti sono stati confermati da lei stessa: Luisa ha ammesso che, dopo le gravidanze, ha cominciato a trascurare la propria salute dentale a causa della mancanza di tempo, cercando di rimandare l’appuntamento presso lo studio fino a quando la situazione non è peggiorata in maniera evidente.
Uno degli scogli che sempre più spesso mi trovo ad affrontare è quello di far comprendere ai miei pazienti che la chiave per mantenere un sorriso sano è proprio la prevenzione. Comprendo molto bene cosa significhi destreggiarsi fra lavoro e figli, ma trascurare la propria salute può portare solo a conseguenze negative.
Il caso di Luisa, poi, è molto particolare, perché nonostante sia una non fumatrice, ha una predisposizione genetica alla parodontite: un processo infiammatorio che coinvolge l’apparato di sostegno del dente, costituito dalla gengiva, dalle fibre di collegamento, dal cemento radicolare e dall’osso.
La scoperta di Luisa e il programma terapeutico
Luisa non si è resa conto della gravità della situazione fin quando non mi sono messa all’opera per effettuare l’igiene dentale: le tasche parodontali piene di tartaro erano così profonde, che per intervenire ho dovuto effettuare un’anestesia.
Ho fatto notare a Luisa come alcuni elementi dentali si muovessero in maniera evidente, segno di una parodontite trascurata e una situazione gravemente compromessa.
Non solo, il lavoro è stato così impegnativo da rendere necessaria la pulizia in due sedute separate: la prima concentrandomi sull’arcata superiore e la seconda su quella inferiore.
Ma la cosa più importante era far comprendere a Luisa come prendersi cura correttamente dei propri denti; pertanto, ho spiegato e mostrato il corretto movimento da eseguire con uno spazzolino che più si adattava alle sue esigenze. E, inoltre, ho introdotto uno strumento fondamentale per combattere l’accumulo di tartaro, ma di cui lei non aveva mai sentito parlare: lo scovolino, tanto piccolo e semplice, quanto efficace nella pulizia quotidiana.
Abbiamo poi messo in atto un programma terapeutico per portarla a recuperare la situazione compromessa della sua bocca e scongiurare il rischio di perdere definitivamente degli elementi dentali, stabilendo in primis di vederci ogni tre mesi. In questo modo avremmo evitato un accumulo eccessivo di tartaro e permesso ai tessuti di ricostruirsi.
Dopo circa un anno e mezzo, Luisa è passata ad un appuntamento ogni sei mesi: finalmente il suo sorriso è tornato come nuovo!
Luisa ha evitato di perdere elementi dentali
Il percorso di Luisa non è stato per niente facile: era partita con una dentatura sepolta dal tartaro e con un evidente rischio di perdere i denti. Ma dopo un processo terapeutico che prevedeva pulizie frequenti e il corretto utilizzo dello scovolino, la situazione è cambiata radicalmente.
In particolare:
- Luisa ha tratto un enorme vantaggio estetico da questo trattamento: la sua bocca è così diversa rispetto alla prima volta che sembra quella di un’altra persona! Il suo sorriso è tornato radioso, sano e pulito, senza accumuli di tartaro o alitosi dovuti ad una cattiva igiene.
- La sua parodontite è migliorata tantissimo. Attenzione: ci tengo a precisare che non si guarisce in questo modo, ma con le dovute accortezze si possono ridurre i danni.
La trascuratezza di Luisa la stava portando a perdere degli elementi dentali; un fattore che l’avrebbe portata a subire interventi più invasivi già in giovane età.
Effettuando pulizie periodiche e procedendo con una corretta igiene quotidiana, Luisa ha persino permesso all’osso di ricrescere in alcuni punti. Un traguardo che è stato confermato anche dalle lastre di controllo.
Adesso Luisa è felice di mostrare il suo nuovo sorriso e molti degli elementi dentali mobili ormai non si muovono più. Fermo restando che, comunque, la sua parodontite viene tenuta sotto costante controllo.
Ha imparato che la propria salute non è un fattore che può essere rimandato: una cura e un controllo costanti permettono di gestire precocemente un problema, evitando di incorrere in situazioni lunghe, dolorose e costose.