Ecco una lista di 10 domande da fare al tuo dentista, prima di sceglierlo per la salute dei propri denti.
Ciao, lo sapevi che secondo gli ultimi dati Istat, il 41,9% degli italiani non può permettersi una spesa imprevista di 800 euro?
Le prestazioni odontoiatriche, quindi, rientrano sicuramente tra quelle che non tutti possono concedersi.
Visto che ritengo sia importante dare i giusti consigli per aiutarti a scegliere bene a chi rivolgersi e prevenire possibili patologie, ecco i miei consigli 100% agnostici:
- Pubblico.
Prima di rivolgerti ad un libero professionista, verifica se la prestazione è offerta dal Servizio Sanitario Nazionale ed il nome del dottore, per poter accertare la sua bravura. Ti segnalo solo due “contro”.
i) In alcuni casi nel settore pubblico c’è una clinica universitaria in cui sono i laureandi a prendere in carico determinati pazienti, ma il vantaggio economico è indubbiamente rilevante.
ii) nel settore pubblico spesso un dente “salvabile” viene estratto, perché altri interventi non sono coperti. - Professionista qualificato.
Competenza e professionalità sono SEMPRE il requisito più importante.
Anche se si tratta di otturare un dente, è bene rivolgersi ad un professionista qualificato. Se poi si tratta di rimediare a problemi più seri, se ci indirizziamo alla persona sbagliata rischiamo di spendere e non risolvere, o peggio ancora, aggravare la situazione. Quindi il primo passo, prima ancora di recarsi nel suo studio privato, è accertare che sia un dentista regolarmente iscritto all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri contattando l’Ordine o inserendo il suo nominativo sul sito Internet della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, alla voce ricerca anagrafica (https://portale.fnomceo.it). - Competente e bravo.
La qualità della prestazione è tutto. Difficile poter sapere, però, se il dentista è effettivamente bravo fino a che non lo si sperimenta su sé stessi. In ogni caso, prova a chiedere al tuo medico di base, parenti ed amici.
Il classico passaparola, insomma, è uno dei possibili criteri preventivi, anche se è condizione non certo sufficiente.
Spesso le esperienze dei pazienti sono diversificate e contrastanti.
Se vuoi puoi guardare le recensioni su Internet. Più un dentista ne ha, meglio è 🙂 - Locali accoglienti e idonei.
L’aspetto non garantisce e non è indicativo della qualità della prestazione, anche se potrebbe essere un indizio utile per capire la poca serietà del professionista. Locali di attesa e arredi puliti e ben igienizzati, idonei all’uso, sono ovviamente migliori di locali sporchi, che non sono certo indicativi di professionalità. Insomma, non farti incantare da una bella segretaria elegante che ti accoglie e ti fa accomodare nella sala d’aspetto. È un dettaglio piacevole, ma non ha a che vedere con la bravura dell’odontoiatra. - Sicurezza ed igiene.
Non si tratta solo di pulizia.
Gli strumenti utilizzati dal dentista o sono monouso (il kit per la visita, sterilizzato ed imbustato, va aperto davanti al paziente) e vanno sostituiti dopo il trattamento di ogni cliente, oppure vanno sterilizzati in autoclave.
Non bastano, ad esempio, i raggi ultravioletti.
L’autoclave è importante per evitare infezioni o gravi malattie come l’epatite C. Controlla che il medico indossi guanti e mascherina prima di agire. - Fiducia.
È importante che il dentista ci ispiri fiducia, ci metta a nostro agio, crei un clima di serenità, anche perché abbiamo il terrore di sentire dolore non appena il trapano entra in bocca.
È bene, poi, che sia attento, meticoloso e trasparente. - Informazione e dialogo.
Vogliamo un dottore che ci parli e ci spieghi in modo semplice e chiaro come stanno i nostri denti, quello che vuole fare e perché, con i rischi e le possibili conseguenze, nel rispetto dell’autonomia di scelta del paziente.
Un medico che ci interroghi e si informi sulla nostra salute e sulla nostra igiene orale quotidiana e poi ci dia i giusti consigli, dato che la prevenzione ha la sua importanza.
Deve, ad esempio, insegnarci, non solo a parole, ma mostrandocele e facendole provare, le corrette tecniche di igiene orale.
Nella prima visita, poi, deve raccogliere la nostra anamnesi, sapere, cioè, la nostra storia clinica, quali farmaci stiamo assumendo e così via.
La comunicazione, insomma, è importante, anche per instaurare un rapporto di fiducia.
Se fa poche domande, quindi, è un cattivo segno.
In ogni caso, falle tu, così da poter giudicare il dentista sia sulla base delle risposte, che rispetto alla sua disponibilità al dialogo.
Se non capisci qualcosa, fattela rispiegare, senza sentirti in colpa.
Fa parte del lavoro del dentista farsi comprendere. - Preventivo.
Chiedi sempre un preventivo scritto, chiaro e dettagliato.
Se l’odontoiatra tergiversa ed è impreciso, meglio cambiare aria.
Chiedi poi spiegazioni in caso di dubbi.
Ricordati che non ci sono più le tariffe minime e massime dell’Ordine.
Concordare sempre per iscritto eventuali variazioni ed ulteriori cure.
Se la cura si deve protrarre nel tempo, chiedi sempre se è possibile pagare a rate e con il POS. - Chiedi più preventivi e più pareri.
Specie se l’intervento è costoso o la prestazione complicata, è bene chiedere il parere di più dentisti, esattamente come facciamo quando ci dicono che dobbiamo fare un intervento chirurgico.
Ricorda che non stai comprando una macchina e, trattandosi di un servizio, diversi prezzi possono corrispondere a diversa qualità dello stesso.
Diffida, comunque, da prezzi eccessivamente bassi, irrisori e fuori mercato, che possono nascondere materiali scadenti o altre insidie. - Pagamento.
“Vuole la fattura?”. Chi non se l’è sentito chiedere… e se chiedi un chiarimento ti diranno: “se vuole la fattura le devo aggiungere l’Iva”.
Peccato che le prestazioni sanitarie siano esenti dall’Iva. Insomma, ti fanno uno sconto se gli consenti di evadere, dato che il dottore, semmai, versa l’Iva solo sui materiali usati.
Considera anche che ci sono le detrazioni fiscali, che sopra una certa soglia non puoi pagare in contanti ed, infine, che se non ti viene rilasciata neanche una ricevuta e non puoi dimostrare il lavoro che è stato fatto, in caso di problemi sarà impossibile farsi risarcire i danni da un intervento svolto male.
Se ti viene proposto un contratto di finanziamento, controlla sempre il TAN e il TAEG per capire quanta quota di interessi devi pagare.
BONUS: Non sarebbe, male, infine, che tutti (dentista e pazienti) rispettino gli orari degli appuntamenti. Quindi, guarda anche la puntualità del tuo dentista, perché il tuo tempo è prezioso tanto quanto il suo.
Chiudo questa lista con un consiglio scontato ma sempre valido: prevenire è meglio che curare, cerca di non andare dal dentista solo quando hai male ai denti.