Gengivite o parodontite? Cerchiamo di fare chiarezza per comprendere meglio i sintomi di entrambe e imparare a distinguerle.
La gengivite è un’infiammazione patologica dei tessuti gengivali. Solitamente è caratterizzata da:
- edema (gonfiore);
- arrossamento e calore (provocato dalla dilatazione capillare);
- dolore e sanguinamento, soprattutto durante la masticazione;
Spesso si tende a confondere il termine gengivite con il termine parodontite, in realtà si tratta di due infiammazioni totalmente differenti. La prima riguarda tutta la zona aderente al colletto dentale, mentre la seconda comporta la progressiva distruzione dei tessuti di sostegno dei denti.
La Parodontite, se non adeguatamente curata, può provocare la formazione di tasche gengivali, la graduale formazione di batteri, fino alla totale caduta dei denti.
Tra le cause che portano a gengivite e parodontite ci possono essere fattori ereditari, ambientali, fattori legati alla persona (come ad esempio l’età) e al suo stile di vita e comportamento alimentare.
Nel caso di problemi legati al cavo orale è sempre bene agire in modo tempestivo, intervenendo fin dai primi sintomi o, ancor meglio, attuare un’efficace prevenzione per evitare che tali problemi si sviluppino, per ritardarne l’insorgenza o comunque ridurne al minimo i rischi e gli effetti.
A tale scopo si raccomandano sempre visite di controllo dal dentista almeno una volta l’anno (l’ideale sarebbe ogni 6 mesi); una corretta igiene orale giornaliera; un’alimentazione adeguata che tenga in considerazione alcune regole essenziali, indispensabili per mantenere sempre un sorriso giovane e sano.
L’alimentazione, infatti, rappresenta il primo passo per la cura dei nostri denti e se è vero che la salute inizia a tavola, è anche vero che per mantenere una dentatura bella e sana è necessario evitare ad esempio bevande zuccherate e gassate, dolci e alcol, in quanto danneggiano i denti in modo considerevole.
Dopo ogni pasto (e sempre prima di andare a dormire) sarebbe poi opportuno lavare bene i denti, seguendo quindi un’igiene orale attenta e scrupolosa, la quale dovrebbe comunque essere integrata, di tanto in tanto, da una pulizia professionale effettuata da un igienista qualificato.
Ormai in commercio esistono numerosi prodotti per curare la propria igiene orale: si passa dallo spazzolino (il mercato ne offre oggigiorno una grande varietà di ogni forma e materiale), al dentifricio (contenente carbonato di calcio, fosfato di calcio o di sodio, allumina e silice precipitata, per la funzione abrasiva; alcuni dentifrici aumentano ulteriormente la propria efficacia aggiungendo fluoro, argilla, estratti vegetali).
Si raccomanda anche l’utilizzo del filo interdentale, che garantisce un’azione di pulizia tra i denti, che lo spazzolino non è in grado di svolgere, e del collutorio che ha come scopo principale quello di rinfrescare la bocca e l’alito.
Come già accennato in precedenza, il mercato oggi offre i prodotti più svariati per la cura dei denti, l’importante è non dimenticarsi mai di farne buon uso e, se possibile, chiedere comunque consiglio al proprio dentista di fiducia, che saprà anche consigliarci i prodotti più adatti a noi e alle nostre esigenze.
Sul sito web www.la-parodontite.it è possibile approfondire l’argomento, leggere molte informazioni utili e trovare l’elenco degli studi dentistici specializzati nel trattamento della piorrea e delle gengiviti.
Gengivite vs Parodontite
La gengivite non è altro che l’infiammazione della gengiva e può essere acuta o cronica. Il processo infiammatorio è localizzato sulla superficie del tessuto gengivale, e non influenza l’osso, o il legamento parodontale che collega il dente all’osso. Anche se l’infezione è superficiale, le gengive hanno un’aspetto tumefatto e rosso e sanguinano facilmente. Se quando vi lavate i denti o quando passate il filo interdentale le vostre gengive sanguinano, o il vostro alito ha un cattivo odore, è molto probabile che siate affetti da gengivite.
La gengivite può essere causata da una tecnica di spazzolamento inefficace o insufficiente oppure dallo scarso utilizzo di filo interdentale o scovolini per la detersione delle superfici tra dente e dente. L’individuo affetto da gengivite può presentare o meno un sottile strato di tartaro a livello del bordo gengivale. Questo deve essere rimosso, se si vuole far regredire la malattia, ed è meglio farlo con l’aiuto di un professionista.
Se la fase di gengivite non viene trattata in modo accurato, in molti casi può progredire in parodontite. A questo punto le gengive sono rosse, edematose, gonfie, sanguinano molto facilmente e l’alito emana un cattivo odore. La parodontite è caratterizzata dalla presenza di tartaro al di sotto della linea gengivale; quest’ultimo infetta i tessuti di supporto dentale, ovvero quelle strutture che tengono il dente attaccato alle ossa mascellari, e piano piano ne causa la distruzione. Man mano che l’infezione progredisce, oltre a distruggere il tessuto parodontale provocherà anche la distruzione ossea, fattore che renderà i denti mobili e poco stabili. Anche in questo caso è caldamente consigliato andare da un dentista che possa dare i giusti consigli per il trattamento della patologia.
La ricerca medica inoltre ha dimostrato che le tossine che entrano in circolo nel sangue a causa di malattia parodontale possono portare ad una incidenza precoce e più elevata di problemi cardiaci. Le persone con gengive sane di solito hanno uno stato di salute generale migliore, vale la pena quindi fare di tutto per mantenere un’igiene orale impeccabile. È quindi il dentista la persona migliore che può aiutarti in questo intento.