La devitalizzazione è un intervento chirurgico che consiste nella rimozione della polpa (la parte più interna del dente) al fine di salvarlo, senza dover ricorrere all’estrazione. I motivi per i quali si rende necessario ricorrere a tale trattamento sono diversi e principalmente coinvolgono infiammazioni che possono raggiungere la radice del dente, causando anche un forte dolore nel paziente.
Per maggiori dettagli, ti invito ad approfondire l’argomento con l’articolo La devitalizzazione: intervento, cause e rischi.
Tale soluzione, benché sia un po’ invasiva, è del tutto indolore al momento dell’applicazione.
Pertanto, se dovessi trovarti nella condizione di doverla effettuare, non avresti nulla da temere, ma anzi intervenire al più presto per prevenire il dolore!
Qualche volta, si possono presentare situazioni di disagio nel post-operatorio, che vanno distinte in base al tempo di insorgenza.
Dolore immediato
In prima istanza, è normale avvertire dolore subito dopo la devitalizzazione, anche se comunque le tecniche odierne lo riducono notevolmente rispetto al passato. Tali disagi possono essere dovuti alla pressione sul dente esercitata dalla masticazione, nonché all’infiammazione che comunque aveva coinvolto anche i distretti circostanti e deve ancora del tutto guarire. Anche lo stesso intervento, per sua natura, potrebbe aver un po’ stressato le strutture di sostegno dentali.
In questi casi, il mio primo consiglio è quello di applicare del ghiaccio localmente per un tempo di 15-20 minuti. In tal maniera, la vasocostrizione indotta dal freddo riduce il gonfiore.
Se ciò non dovesse bastare, si potrebbe ricorrere all’assunzione di antidolorifici da banco, quali ibuprofene, ketoprofene o paracetamolo, facendo attenzione a non abusare, poiché possono causare problemi gastrointestinali.
Fai attenzione anche all’alimentazione: nei giorni successivi all’intervento si può avvertire ipersensibilità momentanea, perciò sarebbe meglio evitare cibi eccessivamente caldi, freddi o zuccherati.
Un’altra accortezza è senz’altro quella di porre maggior cura all’igiene dentale, sempre utile per evitare l’insorgenza di infiammazioni nel cavo orale. A tal fine, consiglio di prendere appuntamento periodico presso il mio studio Ancona, affinché si possa effettuare una pulizia più profonda.
Infine, se possibile, evitare il fumo. Oltre ad essere dannoso per la nostra salute, contiene delle sostanze in grado di irritare i tessuti del cavo orale.
In ogni caso, il dolore e i fastidi del post-intervento sono destinati a scomparire entro pochi giorni.
Dolore tardivo
Può capitare che un dente devitalizzato da tempo inizi a provocare dei disagi, nonostante l’operazione alla quale è stato sottoposto doveva servire proprio per renderlo “morto”. Questo succede perché i recettori di pressione, che si trovano intorno al dente, non vengono rimossi durante l’operazione. Pertanto, se eccessivamente stimolati, possono provocare dolore.
Un’altra motivazione potrebbe essere legata all’infiltrazione di batteri, che causano un’infezione sulla punta del dente.
Oppure, il dolore viene provocato da strutture collegate al dente, come il legamento che lo tiene ancorato all’osso, oppure il nervo vicino.
Anche la fratturazione del dente stesso può essere un indice di disagio.
Quando si presentano tali problematiche, ti consiglio di chiamarmi per fissare un appuntamento e valutare il quadro clinico. Per poterne stabilire la causa potrebbe essere necessario ricorrere ad un esame radiologico, che si potrà comunque effettuare presso il mio studio Ancona.
In alcune situazioni potrebbe essere necessario effettuare un ritrattamento, ovvero ricorrere ad un’altra devitalizzazione, per poter ripulire il dente dagli stessi batteri che hanno causato l’infiammazione. La terapia antibiotica non sarebbe sufficiente a risolvere il problema.
Se la questione, invece, dovesse riguardare la pressione eccessiva esercitata dal dente che, dopo il restauro risulta troppo alto, la soluzione potrebbe essere quella di limarlo.