L’amalgama dentale è stata per un lungo periodo il migliore materiale per eseguire delle buone otturazioni. Questo perché, innanzitutto ha delle caratteristiche fisiche e meccaniche molto buone che fanno si che l’otturazione duri molto a lungo, inoltre non è particolarmente sensibile al danneggiamento da parte dei fluidi organici come sangue e saliva, quindi è un materiale facile da utilizzare.
Perché rimuovere l’amalgama dentale
Dopo questa breve premessa vi starete chiedendo perché allora in alcuni casi si ricorre alla sostituzione delle otturazioni in amalgama con delle nuove otturazioni “bianche” in materiale composito.
- Le motivazioni che possono spingere ad una tale richiesta sono numerose ma quella che ultimamente vince su tutte le altre è l’estetica. Oggi con l’utilizzo del materiale composito si possono ottenere risultati esteticamente molto soddisfacenti, per cui è comprensibile che molte persone vogliano sostituire le vecchie otturazioni in amalgama perché non sopportano più la visione di macchie nere sui denti.
- Le ricostruzioni in amalgama possono, inoltre, provocare la formazione dei cosiddetti “tatuaggi da amalgama”, ovvero delle macchie grigio-nere sulle gengive, sulle guance o sul palato dovute all’accumulo di micro-particelle di materiale all’interno della mucosa orale.
- Un altro aspetto da sottolineare delle ricostruzioni in amalgama è la loro forte radio-opacità (essendo metalliche non permettono il passaggio dei raggi X). Questa caratteristica non sempre permette di controllare lo stato (se ci sono infiltrazioni profonde possono non essere facilmente riconosciute) di queste otturazioni tramite indagini radiografiche. Infatti, se ci sono dubbi e non c’è certezza del buono stato della vecchia otturazione, conviene rimuovere l’amalgama, pulire l’infiltrazione se c’è, e rifare un’otturazione nuova (ovviamente a questo punto, estetica).
- Quanto alla presunta tossicità dell’amalgama, si è parlato tantissimo. Ci sono teorie di medicine olistiche, secondo le quali ci possono essere intolleranze o reazioni avverse per la presenza di metalli pesanti, mercurio, piombo etc. Ma tutti i principali organi scientifici e la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità hanno da tempo assolto l’amalgama da queste accuse. Tuttavia nell’estrema varietà degli organismi umani e delle persone, è possibile che in casi rari si possano manifestare questi aspetti nocivi e negativi. Secondo me se un’amalgama vecchia sta bene, sia alla visita che alle rx, e non ci sono esigenze estetiche, non c’è motivo di rimuoverla, vista anche la longevità di queste otturazioni, ma se il paziente desidera liberarsi di possibili fattori che lui crede nocivi, io non posso fare altro che accontentarlo, nel rispetto delle sue convinzioni. L’argomento rimane dibattuto ed aperto, anche se, la medicina ufficiale ha dichiarato che l’amalgama non è tossica.
RIMOZIONE SICURA DELL’AMALGAMA DENTARIA
La sostituzione dell’amalgama con il materiale composito richiede l’attuazione di una procedura ben precisa ed il rispetto di alcune norme. Innanzitutto durante la rimozione del restauro in amalgama va utilizzata la “diga” di gomma; un dispositivo che impedisce alle particelle metalliche (potenzialmente tossiche) che si liberano, di essere ingerite dal paziente.
Inoltre va utilizzato un aspiratore ad alta velocità, in modo che i residui e i frammenti del materiale vengano in pochi secondi aspirati e non vengano assorbiti in alcun modo dal paziente.
Se il trattamento viene eseguito con queste misure di precauzione può essere tranquillamente considerata un’innocua procedura.