Che uno zucchero possa migliorare la salute del cavo orale sembra un’assurdità, invece esiste un edulcorante naturale, lo xilitolo, che non solo non danneggia i denti ma aiuta a prevenire l’insorgenza della carie dentale.
La carie in Italia colpisce il 60% della popolazione compresa tra i 35 e i 40 anni e si manifesta nell’80% dei soggetti tra i 19 e i 25 anni. Più si abbassa l’età più è facile riscontrare un consistente aumento di questo problema; infatti gli studi di ricerca evidenziano che a 4 anni di età il 20,61% degli individui presenta lesioni cariose in atto e a 12 anni, il 43,99% dei soggetti è affetto da carie.
Le abitudini alimentari sono sicuramente da considerare il fattore determinante di questo fenomeno; infatti, proprio in questa fascia di età gli individui consumano un’eccessiva quantità di zuccheri raffinati, pensiamo ai fast-food, alle bibite dolci, agli snack, merendine e caramelle che sono gli alimenti più ricercati da bambini e ragazzi.
Lo xilitolo è una sostanza appartenente alla famiglia dei polioli, possiamo trovarlo nelle fragole, nelle prugne, nei funghi, nel grano e nei lamponi, ma viene estratto principalmente dalle betulle e viene infatti chiamato per questo motivo “zucchero del legno”. Gli studi che evidenziano una relazione positiva tra salute orale e consumo di xilitolo sono molteplici ma il primo fu uno studio condotto all’Università di Turku in Finlandia.
A livello chimico lo xilitolo è classificato come un alcol zuccherino. Chimicamente, è composto sia da molecole di zucchero e sia da molecole di alcol. La sua struttura gli consente di stimolare i recettori del gusto per la dolcezza sulla lingua. Anche se gli alcoli di zucchero sono tecnicamente carboidrati, la maggior parte di essi non aumenta i livelli di zucchero nel sangue e quindi non contano come carboidrati netti, rendendoli dolcificanti popolari nei prodotti low carb, ideali anche per i diabetici. Sebbene la parola “alcol” faccia parte del suo nome, non è lo stesso alcol che ti fa ubriacare. Difatti, sono sicuri anche per coloro che soffrono di dipendenze alcoliche.
Poiché si tratta di un dolcificante raffinato, non contiene vitamine, minerali o proteine. In questo senso, fornisce solo calorie vuote.
Lo xilitolo aiuta a ridurre i batteri pericolosi per la salute presenti nel cavo orale, mentre non ha effetto sui batteri utili. In particolare non può essere metabolizzato dallo Streptococcus mutans, uno dei microrganismi che favorisce maggiormente l’insorgenza di carie e placca. In questo modo riduce moltissimo il metabolismo di questi batteri ed esplica così la sua azione di prevenzione della carie. Inoltre lo xilitolo contrasta la formazione della placca e favorisce la rimineralizzazione dello smalto dentale poichè accresce la produzione di saliva e ne riduce l’acidità.
Uno studio svolto su 176 bambini di età tra i 7 e 9 anni dimostra proprio l’azione benefica dello xilitolo nei confronti dell’insorgenza della carie. I bambini sono stati divisi in due gruppi, a uno sono state somministrate gomme da masticare con xilitolo, all’altro chewing gum senza il dolcificante naturale. I risultati hanno premiato i piccoli “masticatori” di gomme allo xilitolo: in questo gruppo le carie che hanno intaccato lo smalto interessavano il 2,86% del campione contro il 16,66% di coloro che avevano masticato gomme senza lo zucchero “magico”.
Tra le altre funzioni, questa sostanza migliora l’assorbimento del calcio durante la digestione e combatte l’alito cattivo, riequilibrando il ph orale e favorendo l’espulsione di quei microrganismi che producono i composti solforati, responsabili del cattivo odore. Infine lo xilitolo aiuta a prevenire anche le otiti in quanto contrasta i batteri che ne sono responsabili. Lo xilitolo potrebbe costituire a tutti gli effetti un’alternativa al saccarosio, in quanto hanno un potere dolcificante simile ma lo xilitolo ha un ridotto contenuto calorico e non è nocivo per denti e gengive.