La pericoronite indica uno stato infiammatorio che coinvolge la porzione di gengiva che racchiude un dente. Questo fenomeno è, di solito, associato all’eruzione dei denti del giudizio, per questo motivo la sua comparsa avviene in età adulta. La sua manifestazione provoca nel paziente forti dolori, arrossamento e gonfiore della zona interessata, causando notevoli disagi nella masticazione e rendendo necessario un intervento da parte del dentista.
I fattori scatenanti di tale quadro clinico sono diversi, ma tutti riconducibili alla difficoltà dei terzi molari di svilupparsi, in quanto, a causa dell’evoluzione nella nostra alimentazione che ha portato ad un restringimento delle ossa mascellari, hanno uno spazio decisamente ridotto.
Tra le cause più frequenti si annoverano le seguenti:
- accumulo di residui alimentari sotto il lembo della gengiva (definito opercolo), oppure nel recesso gengivale;
- Infezione causata dalla proliferazione dei batteri all’interno dello spazio tra dente e gengiva, poiché il dente del giudizio risulta mal posizionato, come nel caso dell’inclusione;
- L’ottavo superiore (dente del giudizio) emerge prima causando continui traumi meccanici all’opercolo del dente opposto, nella parte inferiore.
Una volta instaurata la pericoronite, i sintomi che si presentano sono diversi e se non vengono curati in maniera corretta, possono portare a conseguenze a livello sistemico. La gengiva, quindi, apparirà gonfia, arrossata e dolorante, provocando difficoltà nella masticazione. La presenza di batteri che causano l’accumulo di detriti cellulari e globuli bianchi morti (elementi che compongono il pus), può portare all’alitosi e ad una sgradevole sensazione di avere in bocca un cattivo sapore.
Se l’infiammazione non viene curata, il dolore può estendersi anche nelle zone circostanti, conducendo il paziente ad avere difficoltà ad aprire la bocca (condizione definita trisma), con la presenza di spasmi muscolari alla mascella, algia al collo, alle orecchie o all’intera testa.
La pericoronite può condurre anche all’ingrossamento dei linfonodi sottomandibolari, oltre che ad un gonfiore del lato del visto interessato. Nel momento in cui si manifesta anche la febbre tra i sintomi, significa che l’infezione si è estesa a livello sistemico.
Già alla manifestazione dei primi sintomi, consiglio di prendere appuntamento presso lo studio dentistico Ancona, dove eseguirò una valutazione dello stato di salute del cavo orale ed eventualmente una radiografia, che sarà possibile effettuare in sede, grazie alla quale si potrà determinare la diagnosi definitiva. I sintomi della pericoronite, infatti, potrebbero essere riconducibili ad altre patologie, come la parodontite (infiammazione di tessuto di sostegno dei denti) e pulpite (infiammazione causata da una carie).
Per quanto riguarda il trattamento, spesso l’uso di un collutorio a base Clorexidina – dalle proprietà antisettiche – associato ad una corretta igiene del cavo orale, con uno spazzolino a setole morbide, possono già risolvere il problema.
Per contrastare il dolore si possono assumere antidolorifici o antinfiammatori da banco, come ibuprofene, ketoprofene o paracetamolo, facendo attenzione a non abusarne. In taluni casi, il dentista può decidere di prescrivere un ciclo di antibiotici per contrastare l’azione batterica.
Se la situazione non dovesse risolversi, si potrà ricorrere ad un piccolo intervento di chirurgia per rimuovere l’opercolo che causa l’accumulo di cibo e germi, oppure all’estrazione del dente del giudizio.
Nel nostro studio dentistico di Ancona cerchiamo sempre di identificare la soluzione più adatta per risolvere il problema specifico che interessa il tuo dente del giudizio.