A causa della loro difficoltà nello sviluppo, dovuta ad uno spazio troppo ristretto nel cavo orale, può capitare molto frequentemente che si presenti il dente del giudizio storto, ritrovandosi letteralmente intrappolato nella gengiva e determinando un quadro clinico che viene definito inclusione.
Oltre ad un motivo evoluzionistico (per saperne di più, ti consigliamo di leggere l’articolo Denti del giudizio: quali sono e perché toglierli), vi sono altre cause che possono provocare tale anomalia, come un trauma, estrazioni precoci/carie nei denti da latte (detti anche denti decidui), un affollamento dentale dovuto alla presenza di più elementi rispetto al consueto, malformazioni genetiche del cavo orale, la compresenza di altre patologie, come le cisti e mal posizionamenti di altri elementi dentari.
In ogni caso, si tratta sempre di mancanza di spazio, che comporta un’impossibilità di fuoriuscita o la deviazione nell’eruzione dei denti del giudizio.
Molto spesso l’inclusione è una problematica già visibile ad occhio nudo, ma per poter determinare al meglio la posizione dei terzi molari, sarebbe opportuno sottoporsi ad una panoramica presso lo studio dentistico Ancona. In alcuni casi, il dentista potrebbe ritenere necessario un approfondimento diagnostico, sottoponendovi ad una tomografia computerizzata (TC), che gli permetterà di capire il rapporto fra il dente e le strutture che ha intorno, come il nervo alveolare.
Fra i sintomi più comuni che manifesta il paziente vi sono senz’altro il dolore intenso e conseguente all’infiammazione della gengiva in sede di inclusione. Nello stesso punto si potrà notare anche arrossamento e gonfiore. La posizione del molare può favorire anche accumuli di cibo e batteri che, non solo possono causare alitosi e sensazione di sgradevole sapore in bocca, ma portano alla formazione di carie e infiammazioni del nervo finché il problema non viene risolto.
Nel caso in cui il disagio venga trascurato, si può incorrere alla formazione di cisti nell’osso e pericoronite (per saperne di più, ti invitiamo a dare un’occhiata all’articolo La pericoronite nel dente del giudizio).
Il dente del giudizio incluso non assume sempre la stessa direzione, ma vi è una classificazione precisa, che prende in considerazione la sua posizione rispetto al secondo molare (si trova proprio davanti):
Inverso. Il dente del giudizio è capovolto: le radici sono in alto, la corona in basso.
Orizzontale. Dunque, è perpendicolare rispetto alla posizione degli altri denti.
Mesio-inclinato. La corona è rivolta verso il secondo molare.
Desio-inclinato. Questa volta, le radici sono rivolte verso il secondo molare.
Nell’odontoiatria non è l’unica classificazione che viene adottata per descrivere l’inclusione, poiché nell’analisi del quadro clinico vengono prese in considerazione anche la sua profondità rispetto all’osso che lo contiene oppure la durata: potrebbe trattarsi di una condizione permanente o risolversi quando il terzo molare completa il suo sviluppo.
Per quanto riguarda il trattamento, nella maggior parte dei casi quello consigliato e più diffuso è l’estrazione. Inoltre, il dentista può valutare di procedere con la germectomia, soprattutto nei confronti di giovani adulti. Tale intervento chirurgico consiste nell’asportazione del germe del dente del giudizio ancora in formazione. Viene praticato quando, dopo un esame specifico, ne risulta uno spazio insufficiente per svilupparsi.
In caso di dubbi, consigliamo di rivolgersi allo studio dentistico Ancona per poter fare una visita e capire insieme come trattare il dente del giudizio storto.